Blog

Autore: Pipita Giuseppe 24 apr, 2024
Prestare attenzione alla salute di denti e gengive negli anziani è fondamentale, non solo per evitare possibili infezioni del cavo orale, ma soprattutto per garantire ai nostri nonni una buona qualità di vita e preservare la salute di tutto l’organismo. Diversi fattori dettati dall’invecchiamento possono avere un impatto negativo sui denti, tra cui la presenza di altre malattie sistemiche, come ad esempio il diabete, che provoca un maggiore rischio di sviluppare infiammazioni alle gengive . Spesso i nostri anziani assumono diversi farmaci per altre patologie che possono provocare xerostomia (secchezza delle fauci), una condizione che favorisce l’insorgenza di carie, soprattutto radicolari, l’alterazione del pH orale e altre problematiche. Non per ultimo i nostri nonni possono presentare problemi alle vecchi protesi dentali che portano, perché se non controllate periodicamente, possono creare ferite e ulcere sulle mucose orali, che se persistenti e non trattate, sono da considerare delle lesioni che possono predisporre a un carcinoma orale. LE BUONE ABITUDINI PER GARANTIRE UNA SANA IGIENE ORALE • Lavare i denti almeno 2 volte al giorno • Passare il filo interdentale o lo scovolino • Pulire accuratamente le protesi rimovibili • Fare controlli periodico 2 volte l’anno dal dentista • Se si pensa di soffrire di xerostomia, chiedere al dentista indicazioni su che prodotti utilizzare.
23 lug, 2023
Prestare attenzione alla salute di denti e gengive negli anziani è fondamentale, non solo per evitare possibili infezioni del cavo orale, ma soprattutto per garantire ai nostri nonni una buona qualità di vita e preservare la salute di tutto l’organismo. Diversi fattori dettati dall’invecchiamento possono avere un impatto negativo sui denti, tra cui la presenza di altre malattie sistemiche, come ad esempio il diabete, che provoca un maggiore rischio di sviluppare infiammazioni alle gengive (https://www.studioodontoiatricopipita.it/la-parodontite). Spesso i nostri anziani assumono diversi farmaci per altre patologie che possono provocare xerostomia (secchezza delle fauci), una condizione che favorisce l’insorgenza di carie, soprattutto radicolari, l’alterazione del pH orale e altre problematiche. Non per ultimo i nostri nonni possono presentare problemi alle vecchi protesi dentali che portano, perché se non controllate periodicamente, possono creare ferite e ulcere sulle mucose orali, che se persistenti e non trattate, sono da considerare delle lesioni che possono predisporre a un carcinoma orale. LE BUONE ABITUDINI PER GARANTIRE UNA SANA IGIENE ORALE • Lavare i denti almeno 2 volte al giorno • Passare il filo interdentale o lo scovolino • Pulire accuratamente le protesi rimovibili • Fare controlli periodico 2 volte l’anno dal dentista • Se si pensa di soffrire di xerostomia, chiedere al dentista indicazioni su che prodotti utilizzare.
Autore: Pipita Giuseppe 29 mag, 2023
In passato conosciuta come piorrea, la parodontite è la malattia che indica l’infiammazione del parodonto, cioè dei tessuti di sostegno del dente: la gengiva, l’osso alveolare e il legamento parodontale. Nonostante sia molto diffusa, la parodontite è una patologia molto grave del cavo orale, ma purtroppo ancora molti pazienti tendono a trascurare i sintomi e si rivolgono al dentista quando si è raggiunto uno stadio già molto avanzato. È una malattia di origine batterica provocata dall’accumulo della placca al di sopra e al di sotto del bordo gengivale ed è l’evoluzione di una gengivite cronica non adeguatamente trattata. Anche se possono contribuire altri fattori specifici legati all’organismo del paziente, possiamo affermare che la malattia parodontale è determinata dalla mancanza di una corretta prevenzione dentale. L’infiammazione continua e costante provoca danni permanenti ed irreversibili all’osso e al legamento parodontale che sostengono i denti, fino a portare alla mobilità degli stessi e alla loro perdita. I sintomi non devono essere sottovalutati perché la malattia tende a peggiorare rapidamente. Quali sintomi devono farci allarmare? Il primo sicuramente è il sanguinamento gengivale (in condizioni normali nessuna parte del corpo deve sanguinare!), l’ipersensibilità al caldo e al freddo, dolore in masticazione, retrazione delle gengive e sensazione di vedere i denti più lunghi, mobilità di alcuni denti, denti che si spostano, alitosi cronica. Cosa possiamo fare per prevenire la parodontite? La base per avere una bocca sana e per prevenire la patologia è eseguire visite regolari dal dentista e una seduta di igiene orale professionale 2 volte l’anno. I tuoi nonni o genitori hanno sofferto di parodontite e hai già avuto uno di questi sintomi ma non ti sei ancora rivolto ad un professionista? Non aspettare, fallo subito e fatti seguire in un percorso personalizzato e specifico per la tua situazione. Affidati al dentista e all’igienista dentale. Si può guarire? Purtroppo abbiamo detto che è una malattia che provoca danni irreversibili ai tessuti di sostegno, quindi non è possibile avere un ripristino totale dei tessuti, ma quello che si può fare con ottimi risultati, è il buon mantenimento in modo da fermare o rallentare notevolmente il progresso della malattia.
Autore: Pipita Giuseppe 21 feb, 2023
Fra i traumi più frequenti che accadono giocando in casa, per strada o a scuola c'è quello che riguarda gli incisivi centrali, i più sporgenti in arcata. Contusioni o ancora peggio le fratture possono creare seri problemi se non trattate in maniera tempestiva. Sarà capitato sicuramente a tuo figlio o a un conoscente di cadere per terra e battere i denti.. cosa si fa in questi casi? La situazione meno grave è la contusione , che non genera traumi sui denti né sui tessuti attorno. In questi casi è sicuramente opportuna una visita odontoiatrica, per eseguire una radiografia mirata sul dente in questione e valutare se c’è stato un coinvolgimento dello stesso. In altri casi invece il colpo è cosi forte da provocare la rottura del dente . In questo caso, la prima cosa da fare è tranquillizzare il bambino che sicuramente sarà spaventato e piangerà. Se è possibile, è bene provare a recuperare il frammento del dente rotto per fare in modo che l’odontoiatra possa provare ad “incollarlo”. Una volta trovato il frammento è opportuno conservarlo in soluzione fisiologica o saliva, portarlo dal dentista e, se non sono passati più di 60m minuti, e se il frammento coincide perfettamente con la superficie del dente scheggiato, si può “incollare”. Qualora il frammento non fosse recuperabile, non è un problema perché si potrà comunque procedere ad una ricostruzione estetica in composito. È fondamentale ricorrere tempestivamente dal dentista, sia per risolvere il problema estetico, ma per valutare anche l’entità della frattura dentale. Si possono presentare 3 scenari, li elenchiamo dal meno grave al più grave: -frattura esclusiva dello smalto (incollare frammento o ricostruzione estetica) -frattura dello smalto e della dentina (incollare frammento o ricostruzione estetica) -frattura che comprende la polpa dentale (bisogna procedere alla terapia endodontica del dente) In ogni caso, anche quando non c’è un coinvolgimento diretto della polpa, un dente che ha subito un trauma va sempre monitorato nel tempo, perché potrebbe sviluppare dopo mesi o anni una lesione del nervo. È importante quindi calendarizzare dei controlli periodici dal dentista.
21 feb, 2023
Ipersensibilità dentale: le terapie più avanzate
24 dic, 2022
I denti servono tutti ed è importante rimpiazzarli con l’impianto dentale. Esso non danneggia i denti vicini e consente l’ottimale riequilibrio delle funzioni oltre a ristabilire l’armonia estetica. Quando si perdono uno o più denti è importante rimetterli al più presto: la soluzione più innovativa ed efficace , per riavere i denti “fissi”, è quella di posizionare un impianto dentale. Cos’è l’impianto dentale? È una vite in titanio che si inserisce dove manca il dente, si integra nell’osso e diventa a tutti gli effetti una radice artificiale. Su questa radice artificiale verrà, poi, applicata una corona in ceramica, che ripristinerà la parte estetica e visibile del nuovo dente. È necessario un piccolo intervento chirurgico per posizionare la vite, il tutto in anestesia locale e grazie ad una terapia analgesica successiva della durata di qualche giorno, qualunque fastidio scompare rapidamente. Posizioniamo gli impianti in estrema sicurezza eseguendo la più scrupolosa pianificazione prima dell’intervento, attraverso lo studio attento sia di una radiografia 3d che dei modelli della tua bocca. Si tratta di esami che il paziente eseguirà direttamente in sede, senza doversi recare in altre strutture. Tutto ciò ci consente di conoscere bene le zone anatomiche inviolabili, di valutarne rischi e problematiche. Tale attenta pianificazione ci mette nelle migliori condizioni per poter adottare tecniche e protocolli utili per evitare le più comuni complicazioni. Fare un impianto dentale è sicuramente il metodo migliore per avere un ottimo risultato estetico, senza dover coinvolgere i denti vicini e senza dover subire il disagio di una protesi rimovibile. In tanti ci chiedono: Quanto dura un impianto dentale? È difficile stimare la durata di un impianto dentale, ad essere sinceri è quasi impossibile, ma questo vale sia per l’impianto che per qualunque altra cosa. Possiamo dire con assoluta certezza che il costante controllo dell’igiene orale a casa, i controlli periodici in studio e le sedute di igiene orale professionale, almeno due volte l’anno, sono la base della manutenzione. Altri fattori possono influenzare la durata del trattamento, fra questi ricordiamo: il fumo, alcune malattie non controllate quali il diabete, le malattie autoimmuni, e anche l’assunzione di alcuni farmaci. Pertanto è fondamentale che il paziente diventi un alleato del dentista per l’efficace mantenimento di tutta la sua salute orale.
10 dic, 2022
Uno dei momenti più fastidiosi e vissuto con ansia dai pazienti è quello dell’impronta dentale. La presa dell’impronta con il metodo tradizionale avviene attraverso l’introduzione in bocca di un cucchiaio portaimpronta in acciaio riempito di alginato, un composto che si solidifica dopo qualche minuto in bocca al paziente. Per alcuni pazienti con un riflesso faringeo accentuato, questa attesa può essere insopportabile e portare a nausea e vomito. Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie nel settore dentale, nella maggior parte dei casi l’impronta analogica può essere sostituita da quella digitale. 
14 nov, 2022
Prevenire e curare la malattia dentale instaurata. I suggerimenti dei professionisti per tenere sotto controllo il paziente diabetico.
25 ott, 2022
Come sempre, lo Studio Pipita investe in innovazioni tecnologiche per aumentare l’efficacia delle prestazioni e il benessere del paziente. Abbiamo introdotto nella nostra pratica clinica una nuova metodica di pulizia dentale professionale, basata sulla più recente e migliore tecnologia. Con il termine GBT (Guided Biofilm Therapy) si intende un protocollo innovativo di igiene dentale professionale, in grado eliminare il biofilm batterico, che è il principale responsabile della formazione di carie e infezioni parodontali, dalla superficie dei denti e delle mucose orali, attraverso una metodica sicura, veloce ed estremamente delicata. La pulizia dentale tradizionale prevede come procedura standard la rimozione del tartaro con ablatori e strumenti manuali, oltre che la lucidatura con spazzolini e coppette di gomma rotanti. Molto spesso alcuni pazienti riferiscono di vivere con ansia la seduta , soprattutto chi soffre di sensibilità dentale , perché la ritengono una procedura dolorosa e invasiva. L’esperienza negativa porta questi pazienti a non effettuare i richiami semestrali e a peggiorare la loro situazione di infiammazione. La GBT invece garantisce una pulizia più profonda e un maggior comfort durante il trattamento grazie alla localizzazione precisa del biofilm e all’impiego di strumenti meno invasivi. Il protocollo prevede i seguenti passaggi: - Diagnosi: sondaggio dei tessuti ed esame di ogni singolo paziente, per identificare le problematiche - Localizzazione e motivazione: viene applicata sulla superficie dei denti un colorante, che mette in evidenza le zone ricoperte da placca, tartaro e batteri. Mettere in evidenza il biofilm, è un passaggio importante per spiegare al paziente le zone in cui ha difficoltà a spazzolare, aumentando la sua consapevolezza ed educandolo a una migliore igiene orale domiciliare; - Air- Flow: La pulizia è “guidata” dal colore e realizzata tramite air-flow, una miscela di aria, micro-polveri e acqua demineralizzata riscaldata. - Ablatore: Il classico manipolo della pulizia viene passato esclusivamente nei punti dove è presente il tartaro, che è stato già indebolito dall’azione dell’air flow ed è un manipolo “no pain” che riduce la sensazione di fastidio, oltre ad erogare acqua preriscaldata per eliminare la sensibilità dentale. - Far sorridere il paziente e programmare il richiamo successivo: a fine seduta si controlla che la bocca sia pulita e il paziente soddisfatto e si stabilisce il protocollo di prevenzione più adeguato ad ogni paziente. È importante che l’igiene professionale sia eseguita con costanza per mantenere sempre in salute denti e gengive. Perché scegliere il protocollo GBT? 1) È sicuro perché agisce su denti, tessuti molli e impianti in modo delicato ma efficace, aiutando a prevenire carie e gengiviti. 2) È adatto a tutti, anche ai bambini. 3) Pulizia più efficace, grazie alla rimozione guidata del biofilm, che garantisce una pulizia completa, mirata e meno invasiva. 4) Confortevole e veloce Riduce l’uso di strumentazione meccanica 5) Efficace nei pazienti ortodontici, i quali presentano una maggior quantità di biofilm in zone non raggiungibili manualmente.
08 set, 2022
Malocclusione, come ci suggerisce il nome stesso, significa cattiva occlusione, cioè quando in una bocca non è presente il corretto ingranaggio tra i denti superiori e quelli inferiori.
Altri post
Share by: